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mercoledì 6 gennaio 2021

Step #28 - La sintesi finale

Siamo giunti al termine di questo nostro viaggio alla scoperta del plesiotelescopio, uno strumento davvero unico, che inizialmente appariva misterioso, ma poi, attraverso la ricerca, si è rivelato molto interessante.

Il plesiotelescopio è un cannocchiale ideato da Nicodemo Jadanza [step 9 – L’inventore] (Campolattaro, 14 ottobre 1847 - Torino, 22 febbraio 1920) nel XX secolo per proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel [Precisazione e step 3 - Glossario] per la misura delle basi geodetiche. Il nome plesiotelescopio [step 1 – Il nome] è composto dalle parole "plesio" e "telescopio": "plèsio", dal greco πλησίον vicino; "Telescopio" deriva dal greco tele che significa lontano e skòpios che significa osservo. Complessivamente plesiotelescopio significa "osservo da vicino ciò che è lontano". Questo strumento è quindi usato [step 22 – manuale d’uso] per il rilevamento territoriale e lo studio delle basi geodetiche. La scienza che tratta questi aspetti è la geodesia, che studia forma e dimensioni della Terra e si occupa di determinare il campo gravitazionale terrestre [step 4 – La scienza].

[step 2 – La foto]

Come possiamo osservare dalla foto, il plesiotelescopio ha un’anatomia [step 16 – L’anatomia] piuttosto semplice composta da: un corpo principale, un obiettivo e una parte oculare [step 3 – Il glossario].  Il suo funzionamento è legato alle leggi dell’ottica: le leggi di Snell [Step 5 – Il principio fisico]. Inoltre, come molti strumenti scientifici di quell’epoca, anche il plesiotelescopio era realizzato principalmente in ottone [step 8 – I materiali], lega metallica dalle notevoli proprietà chimiche [step 26 – La chimica], e veniva costruito [step 11 – I costruttori] principalmente in Inghilterra dalla Dollon London e in Italia da La Filotecnica, il cui simbolo [step 20 – Il simbolo] (una stella inserita in un cerchio con al centro le lettere I A S) rese famoso il plesiotelescopio in tutta Europa. Di questa seconda azienda abbiamo ritrovato alcuni inserti pubblicitari [step 13 – La pubblicità] che costituiscono degli importanti documenti. E’ infatti importante, per una buona ricerca, trovare informazioni e testimonianze anche in luoghi insoliti, come ad esempio, nei francobolli [step 18 – Il francobollo] o nei fumetti [step 21 – Il fumetto]. Per lo stesso motivo non ci siamo limitati ad uno studio prettamente scientifico dello strumento, ma per avere una conoscenza a 360 gradi, lo abbiamo ricercato in ambito cinematografico [step 12 – Nel cinema], nella storia, nei libri [step 10 – I libri] e persino negli antichi miti [step 7 – Il mito]. Alla fine lo conoscevamo così bene da poterne fornire l’abbecedario! [step 19 – L’abbecedario]

 [step 6 – Il simbolo]


Abbiamo inoltre cercato di comprendere meglio la sua evoluzione nella storia attraverso le parole [step 24 – Le parole]: il termine plesiotelescopio viene utilizzato per la prima volta nel 1883, data di invenzione di questo strumento [step 15 – I numeri]. Ha il suo picco massimo nel 1894, periodo in cui era particolarmente diffuso in Europa, ed un secondo picco nel 1918. Dopo questa data ha inizio il declino di questa parola, fino alla sua scomparsa al giorno d'oggi. Abbiamo poi confrontato l'evoluzione del termine plesiotelescopio con i termini Jadanza geodesia. Abbiamo potuto notare come l'evoluzione dei primi due termini - plesiotelescopio e Jadanza - sia simile, nonostante in cognome dell'inventore sia stato maggiormente utilizzato (avendo lavorato su molti altri progetti oltre al plesiotelescopio); mentre il termine geodesia è stato utilizzato largamente per oltre un secolo, evolvendosi insieme agli strumenti di rilevamento territoriale che sono diventati sempre più digitali giungendo fino a noi. 

Ed è proprio di questi strumenti digitali di misurazione delle basi geodetiche che abbiamo analizzato i brevetti [step 17 – Il brevetto]: brevetto di Nobuyuki Nishita C O Kabushiki Kaisha Topcon - pubblicato il 15-12-2015 relativo ad uno strumento che utilizza un moderno plesiotelescopio per visualizzare un punto di misurazione - e brevetto di Ishida Takeshi pubblicato il 15-01-2016. Ci siamo poi soffermati brevemente sulle norme [step 23 – La normativa] a cui questi moderni strumenti fanno riferimento. Tali norme indicano come effettuare le misurazioni di rilevamento territoriale e a quali unità di misura fare riferimento, come ad esempio le norme ISO 17123 che descrivono le procedure da adottate per determinare e valutare la precisione di uno strumento topografico nelle condizioni operative al fine di certificarne l’affidabilità.

Infine abbiamo riassunto i concetti appresi nella nostra ricerca in una mappa concettuale [step 27 – La mappa concettuale] e in un albero tassonomico [step 14 – La tassonomia].

Vorrei ringraziare [Ringraziamento] il professore Adriano Lolli, che mi ha aiutato in questo viaggio tramite alcuni video [Approfondimento extra] davvero molto interessanti che hanno reso la mia ricerca decisamente più avvincente e soprattutto i miei lettori a cui dedico il mio lavoro.


[step 25 – Cose personali]

[step extra – Una cosa protagonistain un libro]


Step extra - Una cosa protagonista in un libro

Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Il ritratto di Dorian Gray

di Oscar Wilde B. Bini


Di recente ho avuto il piacere di rileggere questo celebre classico di Oscar Wilde il cui co-protagonista si potrebbe dire sia proprio una cosa: il ritratto di Dorian Gray.
Il romanzo racconta la storia di un giovane ragazzo inglese, Dorian Gray, a cui un pittore, Basil, fa un bellissimo ritratto. Dorian, sedotto dai discorsi sull’importanza della giovinezza di un ricco dandy inglese, proclama a voce alta di voler rinunciare alla propria anima in cambio dell’eterna giovinezza: il peso degli anni e dei suoi peccati non dovrà comparire sul suo volto, ma sull’immagine del dipinto. Il quadro allora inizia ad invecchiare al posto di Dorian, ormai senza anima. Da quel momento la sua vita sarà scapestrata e ossessionata e lo porterà ad uccidersi.  
La cosa protagonista di questo romanzo è il dipinto che raffigura lo stesso Dorian Gray e viene descritto come: un "ritratto a grandezza naturale di un giovane di eccezionale bellezza", "un giovane Adone" "fatto di avorio e petali di rosa" posizionato su un cavalletto.

Step #27 - La mappa concettuale

 


lunedì 21 dicembre 2020

Step #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

Generalmente un plesiotelescopio è costruito in ottone.
L'ottone è una lega ossidabile di rame (Cu) e zinco (Zn), contenente fino al 45-50% di zinco. Talvolta si aggiungono quantità varie di altri elementi che impartiscono alla lega proprietà meccaniche particolari, ne influenzano la lavorabilità e la inalterabilità agli agenti atmosferici. Bisogna quindi distinguere tra ottoni binari, costituiti da rame e zinco, ottoni ternari in cui è presente un terzo elemento chimico caratterizzante la lega e ottoni quaternari in cui sono presenti altri due o più elementi chimici.
L'ottone è un materiale duttilemalleabile e con una buona resistenza alla corrosione. L'aggiunta dello zinco ne migliora notevoltemente la durezza, la resilienza e la fusibilità rispetto al rame puro. Ha notevoli proprietà acustiche, non a caso viene impiegato nella produzione di svariati strumenti musicali (soprattutto i cosiddetti "ottoni"). 

giovedì 3 dicembre 2020

Step #25 - Cose personali

Ecco i tre oggetti che rappresentano i tre momenti della conoscenza (vissuta e materiale): 

- un oggetto di memoria del mio passato (memento):

Alcuni trofei vinti in competizioni di danza passate che mi ricordano gli anni in cui ballavo.

- un oggetto-strumento del mio fare nel presente quotidiano (utensile):

Tablet: strumento che, in questo periodo di lockdown, mi ha permesso di seguire le lezioni e rimanere in contatto con i miei amici.

- un oggetto (feticcio) che nel mio vissuto trova una funzione magica di previsione/progetto del futuro:

Una collana che raffigura la mano di Fatima (considerata un amuleto in grado di proteggere dal malocchio): è un portafortuna che porto sempre con me.


giovedì 26 novembre 2020

Step #24 - Le parole nella storia

Evoluzione del termine plesiotelescopio dal 1800 al 2019

Osservando il grafico possiamo notare che il termine plesiotelescopio viene utilizzato per la prima volta nel 1883, data di invenzione di questo strumento. Ha il suo picco massimo nel 1894 periodo in cui era particolarmente diffuso in Europa, ed un secondo picco nel 1918. Dopo questa data è iniziato il declino di questa parola fino alla sua scomparsa al giorno d'oggi.

https://books.google.com/ngrams/graph?content=plesiotelescopio&year_start=1800&year_end=2019&corpus=33&smoothing=3


Confronto tra i termini plesiotelescopio, geodesia, Jadanza e la loro evoluzione dal 1800 al 2019.

Ritengo sia importante confrontare l'evoluzione del termine plesiotelescopio (lo strumento), con il termine Jadanza (inventore dello strumento) e geodesia (scienza collegata con il plesiotelescopio). Si può notare come l'evoluzione dei primi due termini sia simile nonostante in cognome dell'inventore sia stato più utilizzato questo perchè ha lavorato su molti altri progetti oltre il plesiotelescopio. Infine ho inserito il termine geodesia che, come si può notare dal grafico, è stato utilizzato largamente per oltre un secolo, evolvendosi insieme agli strumenti di rilevamento territoriale che sono diventati sempre più digitali. Tuttavia dalla metà del novecento è iniziato il declino anche di questo termine. 

https://books.google.com/ngrams/graph?content=plesiotelescopio%2CJadanza%2C+geodesia&year_start=1800&year_end=2019&corpus=33&smoothing=3&direct_url=t1%3B%2Cplesiotelescopio%3B%2Cc0%3B.t1%3B%2CJadanza%3B%2Cc0%3B.t1%3B%2Cgeodesia%3B%2Cc0#t1%3B%2Cplesiotelescopio%3B%2Cc0%3B.t1%3B%2CJadanza%3B%2Cc0%3B.t1%3B%2Cgeodesia%3B%2Cc0

lunedì 23 novembre 2020

Step #23 - La normativa

Riporto qui di seguito alcune norme che indicano come effettuare le misurazioni di rilevamento territoriale e a quali unità di misura fare riferimento.

Norme ISO 17123:

descrivono le procedure da adottate per determinare e valutare la precisione, intesa come ripetibilità delle misure, di uno strumento topografico nelle condizioni operative. I test descritti mirano alla verifica dell’adeguatezza di un particolare strumento per un preciso scopo. Certificare uno strumento topografico secondo le norme ISO 17123 permette quindi di dimostrare che lo strumento in questione è adatto agli scopi del rilievo che si sta per effettuare.

Documento che attesta la verifica di conformità strumentale secondo norma ISO 17123 (facsimile).

Unità di misura caratteristiche dello strumento:

Grado sessagesimale:

Unità di misura degli angoli, è indicato con il simbolo [°] ed il suo valore è standardizzato e definito come un angolo sotteso a un arco che misura 1/360 della circonferenza di un cerchio o una sfera.

Metro:

Unità di misura della lunghezza indicata con il simbolo [m], è definito ad oggi come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di secondo, assumendo che la velocità della luce nel vuoto, per definizione, è pari a c = 299792458 m/s.

http://www.geomatica.unimore.it/site/home/laboratorio-di-conformita.html#:~:text=Le%20norme%20ISO%2017123%20descrivono%20le%20procedure%20da,di%20un%20particolare%20strumento%20per%20un%20preciso%20scopo.

https://www.treccani.it/enciclopedia/metro/#:~:text=metro%20Unit%C3%A0%20di%20misura%20%2F%22%3Emisura%20della%20lunghezza%20%28simbolo,m2%29%20e%20di%20volume%20%28m.%20cubo%2C%20simbolo%20m3%29

https://www.youmath.it/lezioni/fisica/unita-di-misura/misure-di-lunghezza/2749-metro-unita-di-misura.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Grado_d%27arco

http://atti.asita.it/ASITA2013/Pdf/190.pdf


Step #28 - La sintesi finale

Siamo giunti al termine di questo nostro viaggio alla scoperta del plesiotelescopio, uno strumento davvero unico, che inizialmente appariva ...