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martedì 27 ottobre 2020

Ringraziamento

Ci tengo a rigraziare il professor Adriano Lolli, un esperto che si occupa di riparare plesiotelescopi ed altri strumenti antichi, per la sua disponibilità e le preziose conoscenze che mi ha trasmesso.

domenica 25 ottobre 2020

Step #11 - I costruttori

Il plesiotelscopio fu costruito a partire dal XX secolo principalmente a Londra. Il maggiore costruttore fu la bottega inglese di strumenti scientifici "Dollon London", impresa fondata da John London insieme al figlio Peter. A partire dal 1758 i Dollond misero in commercio lenti da telescopio in grado di correggere l'aberrazione cromatica. Presto si imposero in tutta Europa come i migliori costruttori di telescopi e altri strumenti scientifici tra i quali, circa un secolo dopo, anche il plesiotelescopio.
Telescopio della Dollon London
In Italia il maggior costruttore di questo strumento fu l'azienda Milanese "La Filotecnica" che venne fondata nel 1865 da Ignazio Porro, per la costruzione di strumenti ottici e di misura, specialmente per uso topografico e geodetico. Successivamente, il controllo dell'azienda fu assunto da Angelo Salmoiraghi che la portò ad affermarsi come principale azienda italiana del settore con la nuova denominazione "Filotecnica Salmoiraghi".
Inserto pubblicitario de "La Filotecnica"

Esemplare di Plesiotelescopio costruito dalla Filotecnica Salmoiraghi nei primi anni del ‘900


https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo
https://www.sapere.it/enciclopedia/Dollond.htmlhttps://www.treccani.it/enciclopedia/tag/john-dollond/https://it.wikipedia.org/wiki/Ditta_Dollondhttps://it.wikipedia.org/wiki/Filotecnicahttps://www.museovirtuale.polimi.it/portfolio/prime-start-up/



sabato 24 ottobre 2020

Step #10 - I libri



 Nicodemo JADANZA, Alcuni sistemi diottrici composti di due lenti, Torino: Ermanno Loescher, 1884

Questa pubblicazione è resa particolarmente preziosa dalla dedica autografa di Nicodemo Jadanza al grande scienziato Galileo Ferraris al quale questo opuscolo appartenne.

Altre pubblicazioni rilevanti:
  • Nicodemo JADANZA, Sui punti cardinali di un sistema diottrico centrato e sul cannocchiale anallattico, Torino: Ermanno Loescher,  1885

  • Nicodemo JADANZA, Teoria dei cannocchiali esposta secondo il metodo di Gauss, Torino: Loescher, 1906

  • Ennio DEL VASTO, Strumentazioni scientifiche - Sezione di Topografia, in: I Musei delle Scienze Agrarie, L'evoluzione delle Wunderkammern, di Stefano MAZZOLENI e Sabrina PIGNATELLI, Napoli: Università degli studi di Napoli Federico II, 2007 (pag. 177) 


Ritengo inoltre degno di nota anche questo estratto del Catalogo degli strumenti scientifici inventati tra il 1800 e il 1900 della Royal Society di Londra risalente al 1912 in cui viene citato il plesiotelescopio (evidenziato in giallo dall'autore di questo blog).




martedì 20 ottobre 2020

Step #9 - L'inventore

Il plesiotelescopio fu inventato nel XX secolo da Nicodemo Jadanza (Campolattaro, 14 ottobre 1847 - Torino, 22 febbraio 1920). 



Nel 1869 egli si laureò in Matematica all'Università di Napoli. Suoi maestri furono Achille Sannia e Enrico D'Ovidio che formarono la sua solida cultura matematica. 

Vinto un concorso dell'Istituto Topografico Militare nel 1874 a Firenze, Jadanza venne nominato aiutante Ingegnere Geografo. Fu Professore di Geodesia Teoretica presso il Regio Museo Industriale.

Nel 1881 Jadanza divenne Professore straordinario di Geometria Pratica all'Università di Torino e poi alla Scuola di Applicazione per Ingegneri (1887).

Oltre che socio nazionale dell'Accademia delle Scienze di Torino, fu socio corrispondente dell'Accademia Pontaniana di Napoli, membro effettivo della Commissione Geodetica Italiana e direttore per dieci anni il periodico Rivista di topografia e catasto.

I suoi studi hanno dato contributi notevoli specie nel campo della Geodesia operativa e della Topografia, in partiolare contribuì alla teoria e all'ideazione degli strumenti diottrici come il plesiotelescopio, il cannocchiale terrestre ridotto e il cannocchiale ridotto.


https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/Nicodemo-Jadanza

http://www.corradosegre.unito.it/jadanza.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Nicodemo_Jadanza



Step #8 - I materiali

Il plesiotelescopio è composto da: un corpo principale, un obiettivo e una parte oculare.

L'obiettivo è composto da alcune lenti in vetro.

Il corpo principale e la parte oculare sono solitamente di ottone come molti strumenti scientifici del passato.








step #7 - Il mito

Come già detto in alcuni step precedenti la scienza collegata al plesiotelescopio è la geodesia, cioè la scienza che si occupa delle misurazioni della terra e della sua forma. Per questo motivo ho scelto di parlare del mito della Terra Piatta.



Il mito della terra piatta rimane una storia avvincente nonostante i continui sforzi degli storici che cercano di smontarla. Solitamente, questo mito unisce due narrazioni fantasiose: la prima, quella delle persone del medioevo che credevano che la terra fosse piatta; la seconda, quella di Cristoforo Colombo che ne avrebbe provato la circolarità.



Per ulteriori curiosità su questo mito rimando al seguente link:

https://www.documentazione.info/cosma-il-tabernacolo-e-il-mito-della-terra-piatta#:~:text=Il%20mito%20della%20terra%20piatta%20rimane%20una%20storia,Cristoforo%20Colombo%20che%20ne%20avrebbe%20provato%20la%20circolarit%C3%A0.

domenica 18 ottobre 2020

Step #6 - Il simbolo

disegni di diversi strumenti di rilevamento e osservazione risalenti all' inizio del XX secolo circa, tra i quali compare anche il plesiotelescopio 



disegno di un plesiotelescopio 





disegno digitale di un plesiotelescopio realizzato dal creatore di questo blog con l'uso della tavoletta grafica e di Picsart


https://it.dreamstime.com/illustration/telescopio.html

 

Step #5 - Il principio fisico

Il principio fisico su cui si basa il plesiotelescopio è, come quello di molti strumenti diottrici, basato sulle leggi fondamentali dell'ottica: le leggi di Snell.

Prima legge di Snell

Il raggio incidente, il raggio rifratto, il raggio riflesso e la normale alla superficie che separa i due mezzi appartengono allo stesso piano, chiamato piano di incidenza

Seconda legge di Snell

L'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza

Terza legge di Snell

Il rapporto tra il seno dell'angolo di incidenza e il seno dell'angolo di rifrazione è uguale al rapporto tra l'indice di rifrazione del secondo mezzo e l'indice di rifrazione del primo


Se il primo mezzo ha un indice di rifrazione maggiore del secondo, c'è un angolo di incidenza limite oltre il quale il raggio viene totalmente riflesso. 






https://it.wikiversity.org/wiki/Leggi_dell%27ottica_geometrica

giovedì 15 ottobre 2020

Step #4 - La scienza

Il complesso Apparato di Bessel e plesiotelescopio veniva impiegato per la misura diretta della base geodetica nel dimensionamento della rete di triangolazione fondamentale. L'apparato di Bessel fu costruito e utilizzato per la prima volta da Friedrich Wilhelm Bessel nel 1834 per misurare in Germania la base di Königsberg. La scienza di cui dovremo occuparci sarà dunque la geodesia (geodesy EN, Géodésie FR, الجيوديسيا  AR, 大地 測量。ZH, Геодезии RU, Geodäsie DE, Geodesia ES).

La geodesia, in origine, arte di dividere i terreni (moderna agrimensura), oggi scienza che studia forma e dimensioni della Terra e si occupa di determinare il campo gravitazionale terrestre. La geodesia si suddivide a seconda dei metodi seguiti: la g. geometrica studia la forma della Terra mediante misure di latitudini e longitudini, nonché di archi di meridiano e di parallelo; la g. gravimetrica si avvale invece di misure di gravità; la g. teoretica o dinamica riduce il problema della forma della Terra alla ricerca teorica delle figure di equilibrio di un fluido rotante, soggetto alla mutua attrazione delle sue particelle e alla forza centrifuga; la g. astronomica si occupa della determinazione delle coordinate geografiche e della loro variazione nel tempo (variazione delle latitudini e delle longitudini); la g. spaziale impiega misure ottenute mediante satelliti artificiali terrestri.

https://www.treccani.it/enciclopedia/geodesia/

https://it.wikipedia.org/wiki/Geodesia




Approfondimento extra

Personalmente ho trovato molto interessante la visione di questo filmato su Youtube (link sottostante), nel quale un esperto ripara un plesiotelescopio del 1885. Nel video si possono osservare con estrema chiarezza le varie parti che compongono il plesiotelescopio.

https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo

Precisazione

Dato che la funzione del plesiotelescopio è strettamente collegata, quasi dipendente, all'apparato di Bessel, d'ora in avanti approfondiremo spesso entrambi gli strumenti.

Step #3 - Glossario

Come già detto nel primo step, il plesiotelescopio ha la funzione di  proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche. Per tale motivo ritengo sia interessante analizzare i due oggetti nel loro complesso al fine di comprenderli meglio.

apparato di Bessel 

L’apparato, nel suo complesso, è costituito da una cassa con spranghe ed accessori, cunei di cristallo, un apparecchio per il punto a terra, dispositivi per l’allineamento ed un plesiotelescopio.

Spranghe: quattro spranghe di ferro battuto, ognuna delle quali lunga circa 3,80 m, larga 3 cm e spessa 0,8 cm. Su ciascuna di queste, fissata ad un solo estremo con due viti, è collocata una barra di zinco dello stesso spessore, ma di metà larghezza e di lunghezza inferiore, terminante con cunei d’acciaio, uno sporgente e l’altro retratto rispetto ai due estremi della spranga di ferro, che, sfruttando la differente dilatazione termica dei due metalli (ferro e zinco), consentono di determinare l’allungamento o l’accorciamento della spranga di ferro al variare della temperatura di esercizio. Tale sistema funziona come un termometro metallico. 

Casse: ciascuna spranga è contenuta in una cassa di abete con quattro aperture: due agli estremi, per far sporgere le spranghe di misura, e le altre due sulla faccia superiore, rispettivamente, per la lettura del termometro e della livella.

Accessori: le casse poggiano ciascuna su due robsti cavalletti, che in sede di misura vengono ulteriormente stabilizzati con piattaforme da disporsi sul terreno e da pesi posizionati sulle traverse. 

Cunei di cristallo: sono lunghi circa 165 mm, a sezione trapezoidale, graduati in 180 parti. La loro funzione è quella di poter misurare con la massima precisione l'intervallo fra due spranghe successive, posizionandoli verticalmente fra le estremità delle stesse spranghe. Vengono anche chiamati cunei di Reichenbach. 

Dispositivi per l'allineamento: per allineare le spranghe, si usano piccole mire da collocarsi sulle casse e mire più grandi da posizionarsi a terra; l’allineamento viene controllato con un cannocchiale posizionato sulla cassa di coda o, come per la misura della base di piombino, con un teodolite.

Apparecchio per il punto a terra: per la materializzazione del punto a terra, originariamente effettuata con l’impiego di un filo a piombo protetto da un cilindro di cristallo contro le azioni del vento, venne introdotto nel 1878 un microscopio verticale, che consentiva di allineare il punto al suolo con l’estremità della spranga, successivamente sostituito dal plesiotelescopio.

Plesiotescopio: microscopio verticale, che consente di allineare il punto al suolo con l’estremità della spranga. Nello specifico il plesiotescopio è comporto da: un corpo principale, un obiettivo e una parte oculare.




obiettivi


corpo principale con raffigurazioni delle misurazioni



parte oculare



plesiotelescopio interamente smontato

http://www.igmi.org/museo/strumento.php?id=328

https://www.sapere.it/enciclopedia/Bessel,+Friedrich+Wilhelm.html

https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo




venerdì 9 ottobre 2020

Step #2- La foto



Foto della base del plesiotelescopio del Museo degli strumenti di Firenze

Foto di un plesiotelescopio del 1885


http://www.igmi.org/museo/strumento.php?id=386 

https://www.google.it/search?q=plesiotelescopio&safe=strict&sxsrf=ALeKk00Dly6xVa8Emfj4FGdI7S33wYDnkQ:1602771650528&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwjfw4rX5bbsAhUmsaQKHQ5wCU4Q_AUoAnoECAQQBA&biw=1536&bih=674#imgrc=qAz5gnh0wCno0M


Step #1- Il nome

Introduzione

Il plesiotelescopio è un cannocchiale ideato da Nicodemo Jadanza  (Campolattaro, 14 ottobre 1847 - Torino, 22 febbraio 1920) nel XX secolo per proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche. 

Categoria: rilevamento


Il nome in altre lingue

EN_ plesiotelescope

FR_ plésiotelescope

ES_ plesioteléscopio

DE_plesioteleskop

RU_ плезиотелескоп

ZH_ 普萊西奧特示鏡。


Etimologia del nome

Il nome plesiotelescopio è composto dalla parola "plesio" e la parola "telescopio".

"Plèsio" dal greco πλησίον vicino.

"Telescopio" deriva dal greco tele che significa lontano e skòpios che significa osservo.

Complessivamente plesiotelescopio significa quindi "osservo da vicino ciò che è lontano".


https://www.igmi.org/museo/strumento.php?sender=catalogo&id=386

https://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/telescopio/







Step #28 - La sintesi finale

Siamo giunti al termine di questo nostro viaggio alla scoperta del plesiotelescopio, uno strumento davvero unico, che inizialmente appariva ...