Ci tengo a rigraziare il professor Adriano Lolli, un esperto che si occupa di riparare plesiotelescopi ed altri strumenti antichi, per la sua disponibilità e le preziose conoscenze che mi ha trasmesso.
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martedì 27 ottobre 2020
domenica 25 ottobre 2020
Step #11 - I costruttori
Telescopio della Dollon London |
Inserto pubblicitario de "La Filotecnica" |
Esemplare di Plesiotelescopio costruito dalla Filotecnica Salmoiraghi nei primi anni del ‘900 |
https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo
https://www.sapere.it/enciclopedia/Dollond.htmlhttps://www.treccani.it/enciclopedia/tag/john-dollond/https://it.wikipedia.org/wiki/Ditta_Dollondhttps://it.wikipedia.org/wiki/Filotecnicahttps://www.museovirtuale.polimi.it/portfolio/prime-start-up/
sabato 24 ottobre 2020
Step #10 - I libri
Nicodemo JADANZA, Alcuni sistemi diottrici composti di due lenti, Torino: Ermanno Loescher, 1884 |
- Ennio DEL VASTO, Strumentazioni scientifiche - Sezione di Topografia, in: I Musei delle Scienze Agrarie, L'evoluzione delle Wunderkammern, di Stefano MAZZOLENI e Sabrina PIGNATELLI, Napoli: Università degli studi di Napoli Federico II, 2007 (pag. 177)
martedì 20 ottobre 2020
Step #9 - L'inventore
Il plesiotelescopio fu inventato nel XX secolo da Nicodemo Jadanza (Campolattaro, 14 ottobre 1847 - Torino, 22 febbraio 1920).
Nel 1869 egli si laureò in Matematica all'Università di Napoli. Suoi maestri furono Achille Sannia e Enrico D'Ovidio che formarono la sua solida cultura matematica.
Vinto un concorso dell'Istituto Topografico Militare nel 1874 a Firenze, Jadanza venne nominato aiutante Ingegnere Geografo. Fu Professore di Geodesia Teoretica presso il Regio Museo Industriale.
Nel 1881 Jadanza divenne Professore straordinario di Geometria Pratica all'Università di Torino e poi alla Scuola di Applicazione per Ingegneri (1887).
Oltre che socio nazionale dell'Accademia delle Scienze di Torino, fu socio corrispondente dell'Accademia Pontaniana di Napoli, membro effettivo della Commissione Geodetica Italiana e direttore per dieci anni il periodico Rivista di topografia e catasto.
I suoi studi hanno dato contributi notevoli specie nel campo della Geodesia operativa e della Topografia, in partiolare contribuì alla teoria e all'ideazione degli strumenti diottrici come il plesiotelescopio, il cannocchiale terrestre ridotto e il cannocchiale ridotto.
https://www.accademiadellescienze.it/accademia/soci/Nicodemo-Jadanza
http://www.corradosegre.unito.it/jadanza.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Nicodemo_Jadanza
Step #8 - I materiali
step #7 - Il mito
Come già detto in alcuni step precedenti la scienza collegata al plesiotelescopio è la geodesia, cioè la scienza che si occupa delle misurazioni della terra e della sua forma. Per questo motivo ho scelto di parlare del mito della Terra Piatta.
Per ulteriori curiosità su questo mito rimando al seguente link:
domenica 18 ottobre 2020
Step #6 - Il simbolo
disegni di diversi strumenti di rilevamento e osservazione risalenti all' inizio del XX secolo circa, tra i quali compare anche il plesiotelescopio |
disegno digitale di un plesiotelescopio realizzato dal creatore di questo blog con l'uso della tavoletta grafica e di Picsart |
Step #5 - Il principio fisico
Prima legge di Snell
- Il raggio incidente, il raggio rifratto, il raggio riflesso e la normale alla superficie che separa i due mezzi appartengono allo stesso piano, chiamato piano di incidenza
Seconda legge di Snell
- L'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza
Terza legge di Snell
- Il rapporto tra il seno dell'angolo di incidenza e il seno dell'angolo di rifrazione è uguale al rapporto tra l'indice di rifrazione del secondo mezzo e l'indice di rifrazione del primo
Se il primo mezzo ha un indice di rifrazione maggiore del secondo, c'è un angolo di incidenza limite oltre il quale il raggio viene totalmente riflesso.
https://it.wikiversity.org/wiki/Leggi_dell%27ottica_geometrica
giovedì 15 ottobre 2020
Step #4 - La scienza
Il complesso Apparato di Bessel e
plesiotelescopio veniva impiegato per la misura diretta della base
geodetica nel dimensionamento della rete di triangolazione fondamentale.
L'apparato di Bessel fu costruito e utilizzato per la prima volta da Friedrich
Wilhelm Bessel nel 1834 per misurare in Germania la base di Königsberg. La
scienza di cui dovremo occuparci sarà dunque la geodesia (geodesy EN, Géodésie
FR, الجيوديسيا AR, 大地 測量。ZH, Геодезии RU, Geodäsie DE,
Geodesia ES).
La geodesia, in
origine, arte di dividere i terreni (moderna agrimensura), oggi scienza che
studia forma e dimensioni della Terra e si occupa di determinare il campo
gravitazionale terrestre. La geodesia si suddivide a seconda dei metodi
seguiti: la g. geometrica studia la forma della Terra mediante misure
di latitudini e longitudini, nonché di archi di meridiano e di parallelo; la g.
gravimetrica si avvale invece di misure di gravità; la g.
teoretica o dinamica riduce il problema della forma della Terra
alla ricerca teorica delle figure di equilibrio di un fluido rotante, soggetto
alla mutua attrazione delle sue particelle e alla forza centrifuga; la g.
astronomica si occupa della determinazione delle coordinate geografiche e
della loro variazione nel tempo (variazione delle latitudini e delle
longitudini); la g. spaziale impiega misure ottenute mediante
satelliti artificiali terrestri.
https://www.treccani.it/enciclopedia/geodesia/
https://it.wikipedia.org/wiki/Geodesia
Approfondimento extra
Personalmente ho trovato molto interessante la visione di questo filmato su Youtube (link sottostante), nel quale un esperto ripara un plesiotelescopio del 1885. Nel video si possono osservare con estrema chiarezza le varie parti che compongono il plesiotelescopio.
https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo
Precisazione
Dato che la funzione del plesiotelescopio è strettamente collegata, quasi dipendente, all'apparato di Bessel, d'ora in avanti approfondiremo spesso entrambi gli strumenti.
Step #3 - Glossario
Come già detto nel primo step, il plesiotelescopio ha la funzione di proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche. Per tale motivo ritengo sia interessante analizzare i due oggetti nel loro complesso al fine di comprenderli meglio.
L’apparato, nel suo complesso, è costituito da una cassa con spranghe ed accessori, cunei di cristallo, un apparecchio per il punto a terra, dispositivi per l’allineamento ed un plesiotelescopio.
Spranghe: quattro spranghe di ferro battuto, ognuna delle quali lunga circa 3,80 m, larga 3 cm e spessa 0,8 cm. Su ciascuna di queste, fissata ad un solo estremo con due viti, è collocata una barra di zinco dello stesso spessore, ma di metà larghezza e di lunghezza inferiore, terminante con cunei d’acciaio, uno sporgente e l’altro retratto rispetto ai due estremi della spranga di ferro, che, sfruttando la differente dilatazione termica dei due metalli (ferro e zinco), consentono di determinare l’allungamento o l’accorciamento della spranga di ferro al variare della temperatura di esercizio. Tale sistema funziona come un termometro metallico.
Casse: ciascuna spranga è contenuta in una cassa di abete con quattro aperture: due agli estremi, per far sporgere le spranghe di misura, e le altre due sulla faccia superiore, rispettivamente, per la lettura del termometro e della livella.
Accessori: le casse poggiano ciascuna su due robsti cavalletti, che in sede di misura vengono ulteriormente stabilizzati con piattaforme da disporsi sul terreno e da pesi posizionati sulle traverse.
Cunei di cristallo: sono lunghi circa 165 mm, a sezione trapezoidale, graduati in 180 parti. La loro funzione è quella di poter misurare con la massima precisione l'intervallo fra due spranghe successive, posizionandoli verticalmente fra le estremità delle stesse spranghe. Vengono anche chiamati cunei di Reichenbach.
Dispositivi per l'allineamento: per allineare le spranghe, si usano piccole mire da collocarsi sulle casse e mire più grandi da posizionarsi a terra; l’allineamento viene controllato con un cannocchiale posizionato sulla cassa di coda o, come per la misura della base di piombino, con un teodolite.
Apparecchio per il punto a terra: per la materializzazione del punto a terra, originariamente effettuata con l’impiego di un filo a piombo protetto da un cilindro di cristallo contro le azioni del vento, venne introdotto nel 1878 un microscopio verticale, che consentiva di allineare il punto al suolo con l’estremità della spranga, successivamente sostituito dal plesiotelescopio.
Plesiotescopio: microscopio verticale, che consente di allineare il punto al suolo con l’estremità della spranga. Nello specifico il plesiotescopio è comporto da: un corpo principale, un obiettivo e una parte oculare.
http://www.igmi.org/museo/strumento.php?id=328
https://www.sapere.it/enciclopedia/Bessel,+Friedrich+Wilhelm.html
https://www.youtube.com/watch?v=m68vGxWbywI&feature=emb_logo
venerdì 9 ottobre 2020
Step #2- La foto
http://www.igmi.org/museo/strumento.php?id=386
Step #1- Il nome
Introduzione
Il plesiotelescopio è un cannocchiale ideato da Nicodemo Jadanza (Campolattaro, 14 ottobre 1847 - Torino, 22 febbraio 1920) nel XX secolo per proiettare a terra l'estremo della spranga dell'apparato di Bessel per la misura delle basi geodetiche.
Categoria: rilevamento
Il nome in altre lingue
EN_ plesiotelescope
FR_ plésiotelescope
ES_ plesioteléscopio
DE_plesioteleskop
RU_ плезиотелескоп
ZH_ 普萊西奧特示鏡。
Etimologia del nome
Il nome plesiotelescopio è composto dalla parola "plesio" e la parola "telescopio".
"Plèsio" dal greco πλησίον vicino.
"Telescopio" deriva dal greco tele che significa lontano e skòpios che significa osservo.
Complessivamente plesiotelescopio significa quindi "osservo da vicino ciò che è lontano".
https://www.igmi.org/museo/strumento.php?sender=catalogo&id=386
https://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/telescopio/
Step #28 - La sintesi finale
Siamo giunti al termine di questo nostro viaggio alla scoperta del plesiotelescopio, uno strumento davvero unico, che inizialmente appariva ...
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